Le ricerche
dei biologi quantistici russi, Poponin e Gariaiev sul DNA Fantasma, e sulla
decodifica del 90% del Dna attraverso l’uso del linguaggio, nonché gli studi di
Fosar e Bludorf e del microbiologo William Brown, sembrano suggerire una base
biologica delle facoltà Psi. Si ipotizza che attraverso cunicoli
spazio-temporali magnetici il DNA si connetta ai Campi Morfogenetici e
all’Iperspazio, rendendo così possibile la percezione di cognizioni anomale, ma
anche connettendo tutta l’umanità in rete. Si accenna anche a una possibile
spiegazione delle NDE (Near Death Experiences) sulla base di quanto proposto da
uno scienziato giapponese, Saitou Tadashi, sui cunicoli spazio-temporali.
Inoltre si fa un parallelo con quanto affermato nelle antiche scritture, come
la Kabbalah e il Sefer Yetzirah, mostrando che la Scienza e la Religione stanno
convergendo verso un punto di vista unificato.
Per chi
ancora credesse che i racconti inerenti le capacità psi o parapsicologiche
siano storie per persone ingenue e sprovvedute, non supportate da alcun dato
scientifico, devo disilluderlo. Negli ultimi anni sono stati compiuti in tutto
il mondo, anche per conto di Prestigiose Università (in primo luogo
Statunitensi e Sovietiche) e Istituti di Ricerca, alcune decine di
migliaia di studi scientifici, rigorosi, documentati, seri e soprattutto
RIPETIBILI.
Tali studi
dimostrano in modo inconfutabile che la mente (umana ma anche animale), possiede
capacità di precognizione, telepatia, chiaroveggenza,psicocinesi, guarigione, e
tutta una serie di capacità in grado di attingere conoscenze attraverso canali
diversi e sconosciuti, che non sono i normali sensi fisici.
In
particolare, ricordiamo i rigorosi ed interessanti studi riguardo alla
telepatia, alla precognizione, alla visione a distanza, del biologo
inglese Rupert Sheldrake , il quale ha ipotizzato
per la prima volta , l’esistenza di “Campi Morfici” o “Campi Morfogenetici”, ed
ha formulato una “Teoria della Risonanza Morfica”, in grado di spiegare tutta
una serie di “anomalie” e di fenomeni che gli attuali paradigmi scientifici non
sono in grado di spiegare. Tale teoria è in grado di rispondere a domande
quali: “Come può un seme di trifoglio dar vita ad una pianta di trifoglio,
piuttosto che ad una quercia?” oppure: ” Come è possibile che alcune scimmie
confinate in un’isola del Pacifico, avessero imparato a lavare le patate in
mare per togliere la sabbia prima di mangiarle, dopo che un numero
considerevole di altre scimmie (con le quali non solo non erano in contatto
alcuno, ma dalle quali distavano centinaia di Km) avevano imparato a farlo?” Ed
ancora: “Come possono cani, gatti ed altri animali domestici prevedere con
assoluta precisione il ritorno dei proprietari?” (Sheldrake, R., “La
Mente estesa”, Urra, 2006)
Degni di
nota, sono anche gli studi di Dean Radin, autorevole scienziato
dell’Istituto di Scienze Noetiche di Petaluma, California, che ha indagato
telepatia, telecinesi, esperienze fuori dal corpo, reincarnazione,
precognizione, chiaroveggenza, ed ha condotto inoltre un monumentale,
rigorosissimo , documentato studio, denominato “The Consciousness Project”, che
studia gli effetti della coscienza di campo. Tali studi sembrano suggerire che
la Coscienza di molti individui, orientata nella stessa direzione, possa
addirittura alterare i fenomeni meteorologici.
Inoltre,
recentemente sono stati declassificati migliaia di rigorosi studi scientifici,
condotti per oltre un ventennio da prestigiose Università Statunitensi, per
conto della Cia, riguardo la visione a distanza. Di tali numerosi studi è stata
commissionata una Meta-analisi, che fosse in grado di dare un verdetto
definitivo. Queste sono le parole dei Professori Universitari incaricati della
revisione e della Meta-analisi:
“La
cognizione anomala è possibile ed è stata dimostrata.
Questa
conclusione non è basata sulla credenza, ma piuttosto su criteri
scientifici comunemente approvati. Il fenomeno è stato replicato in
varie forme in diversi laboratori e culture …
Credo che
sarebbe uno spreco di preziose risorse continuare
a cercare delle prove.
Nessuno che abbia esaminato tutti i
dati di tutti i laboratori, considerati come un insieme complessivo, è
riuscito ad indicare problemi metodologici o statistici per spiegare i
risultati costanti e in continua crescita ottenuti fino a questo momento”.
Queste, le
parole a conclusione dello studio, della D.ssa Jessica Hutts,
Docente di Statistica presso l’Università della California di Davis , cui fanno
eco le conclusioni del Dr. Ray Hyman dell’Università
dell’Oregon:
“Concordo
con Jessica Hutts sul fatto che le dimensioni dell’effetto riferite nei recenti
studi ganzfeld … non possono essere respinte come casuali, né appaiono
spiegabili da esperimenti multipli, distorsioni dovute al
problema del file-drower, verifiche statistiche inadeguate, o altri
usi erronei della deduzione statistica… Pertanto, accetto
l’affermazione della Professoressa Hutts secondo cui i risultati statistici
degli esperimenti Saic e altri test parapsicologici ‹‹sono ben al di là
dell’aspettativa casuale›› ” (Radin, D., “The Conscious
Universe. The Scientific Truth of
Psychic Phenomena”, Harper Collins Publisher, 2009, tr. It, “Fenomeni impossibili”, Macro
Edizioni, 2012)
Pertanto,
non ci soffermeremo ad analizzare se i fenomeni ESP siano dimostrati o meno, in
quanto assumiamo come veri i risultati degli studi scientifici condotti in
tutto il mondo da qualificati Enti di Ricerca, nei precedenti venti anni, e ai
quali rimandiamo per ulteriori approfondimenti; piuttosto, cercheremo di dare
una risposta alla domanda “Esistono basi biologiche o ipotesi sui meccanismi di
azione di tali fenomeni?” In altre parole, tutto ciò che sappiamo sulla nostra
biologia è in grado di spiegarci come tutto ciò possa avvenire?
Sorprendentemente
la risposta è SI!
Vediamo
come.
Negli anni
che vanno tra il 1985 e il 1995, 2 biologi quantistici russi, Vladimir
Poponin e Piotr Gariaiev, fecero una importante scoperta. Applicando le
regole del linguaggio e della semantica al DNA, riuscirono a decifrare quel 90%
del DNA, precedentemente ritenuto DNA spazzatura, in quanto non si sapeva bene
a cosa servisse, pertanto era ritenuto inutile.
Inoltre, i
due biologi russi osservarono un curioso effetto, che denominarono “DNA
Fantasma”. Scoprirono che un campione di DNA in vitro, ossia dentro una
provetta, aveva la capacità di attirare ed utilizzare una luce laser coerente,
inducendola ad avvolgersi a spirale sull’elica del DNA. Dopo la rimozione del
campione di DNA e di tutto il materiale, i fotoni continuavano ad avvolgersi a
spirale come se il DNA fosse ancora li. L’effetto durava sino ad un mese. (Gariaev. P.,
Poponin, V., “Vacuum DNA phantom effect in vitro and its possible rational
explanation”,Nanobiology,1995)
Queste
scoperte diedero il via a tutta un’altra serie di scoperte scientifiche.
Una parte
cospicua del nostro DNA “spazzatura” è composta da elementi genetici mobili
(trasposoni e retrotrasposoni) detti anche “DNA Saltellante”, in grado
di riscrivere e attivare – o disattivare- dei codici genetici.(Gage, F.H. e
A.R.Muotri, “What Makes Each Brain unique” Scientific American, Marzo 2012).
Un’altra parte delle regioni del genoma che non codificano proteine, comprende
delle sequenze di numero variabile che si ripetono in tandem, denominate “DNA
Satellite”.
Il
microbiologo William Brown ritiene che attraverso specifiche
disposizioni conformazionali, il DNA Satellite si interfacci con il “Campo
Morfico” (un campo di informazioni scoperto dal biologo inglese Rupert
Sheldrake). Varie conformazioni hanno una risonanza specifica con questo e,
dunque, sono in grado di sintonizzarsi su diversi programmi di informazioni.
Poiché il Dna satellite è molto specifico per ogni individuo, ciascuno di noi
si sintonizza su un modello morfogenetico distinto ed esclusivo. Appare
probabile che sia il DNA Saltellante, sia il DNA Satellite si interfaccino con
il campo Morfico, rispondendo così alle alterazioni dello stato di coscienza
dell’individuo… come un’antenna frattale, il DNA interagisce con il
vuoto/etere/campo del punto zero, trasducendo l’energia di punto zero che
interagisce con la nostra coscienza. Una maggiore interazione fra il nostro DNA
e le forze di torsione e/o scalari nel vuoto potrebbe equivalere ad una
coscienza espansa, mentre una minore interattività darebbe luogo a una
consapevolezza contratta. Così “Certe disposizioni modulari del DNA
favorirebbero maggiormente la consapevolezza cosciente”. (Brown, W.,
“Risonanza Morfica e biologia quantistica”, Nexus n. 97, vol. 2, aprile-maggio
2012; Murphy, B., “Il DNA spazzatura: una porta verso la trasformazione”, Nexus
n. 100, vol. 5, ottobre-novembre 2012).
Questo
significa che il nostro DNA è in grado, attraverso meccanismi quantistici, di
accedere a vari campi di informazioni, ricevendo quelle che sono state definite
dagli scienziati “cognizioni anomale”. E questa capacità varia da individuo ad
individuo, in base a stati diversi di coscienza.
Il fisico
finlandese Matti Pitkänen ha formulato una teoria
dell’Universo a otto dimensioni, la geometrodinamica topologica
(TGD), che crea un legame tra la fisica e la biologia. Secondo la sua
teoria, I cunicoli spazio-temporali magnetici si fissano su sequenze del DNA
fungendo da canali di comunicazione, attraverso il meccanismo
dell’ipercomunicazione. (Pitkänen, M., “Whormholes and
possibile new physics in biological length scales”, Helsinki,1997)
Ricordiamo
che l’ipercomunicazione è una trasmissione di informazioni mediante l’utilizzo
di cunicoli spazio- temporali attraverso l’iperspazio ( che è uno spazio
sovradimensionale definibile dal punto di vista matematico, di cui il nostro
universo quadridimensionale costituisce una parte. Nell’iperspazio non esistono
né spazio, né tempo al di fuori del continuum spazio-temporale). (Fosar
G., Bludorf F., “Vernetze Intelligenz. Die Natur geth Online”, Omega Verlag,
2001, tr..It. “L’intelligenza in rete nascosta del DNA” Macro edizioni, 2006)
L’importanza
del ruolo dei cunicoli spazio-temporali magnetici per il DNA del resto appare
anche negli studi di Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina,
il quale ha dimostrato che il DNA è in grado di teletrasportarsi attraverso
campi magnetici fissati nell’acqua. E un campo magnetico che trasporta una
informazione può essere anche un cunicolo spazio-temporale magnetico. (Montagnier L., Aïssa J., Ferris S., Montagnier J.-L., Lavallee
C.,“Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures Derived from
Bacterial DNA Sequences”.Interdiscip Sci Comput Life Sci, 2009; 1: 81-90).
Per Grazyna
Fosar e Franz Bludorf, il DNA è anche in grado di aprire dei fori nello
spazio-tempo, spalancando una finestra e creando dei cunicoli magnetizzati nel
tessuto dello spazio, “dei tunnel che collegano aree completamente diverse
dell’Universo e attraverso cui si possono trasmettere informazioni al di fuori
dello spazio e del tempo. Il DNA attrae queste informazioni e le trasmette alla
nostra coscienza” (Fosar G., Bludorf F., “Vernetze Intelligenz. Die
Natur geth Online”, Omega Verlag, 2001, tr..It. “L’intelligenza in rete
nascosta del DNA” Macro edizioni, 2006)
Per questi
autori, il Dna è in grado di comunicare direttamente con i cunicoli
spazio-temporali. “Tutti i risultati indicano che, rispetto alla comunicazione,
il DNA non è soggetto a nessuna limitazione. L’ipercomunicazione… costituisce
un’interfaccia con una rete aperta – una rete di coscienza o di vita. Proprio
come Internet, Il DNA può immettere i propri dati in questa rete, richiamare
dati da questa rete ed entrare in contatto con altri utenti della
rete… ma non è affatto limitato alla propria specie … anche esseri viventi
diversi possono scambiarsi le informazioni genetiche. L’ipercomunicazione è quindi
una prima interfaccia scientificamente dimostrabile tramite la quale le diverse
forme di intelligenza dell’universo sono collegate fra loro”. (Fosar
G., Bludorf F., “Vernetze Intelligenz. Die Natur geth Online”, Omega Verlag,
2001, tr..It. “L’intelligenza in rete nascosta del DNA” Macro edizioni, 2006)
Ciò sarebbe
in grado di spiegare, oltre che la ricezione di “cognizioni anomale”, quali la
percezione di eventi futuri o precognizione ad esempio, anche i fenomeni che
sono stati riferiti da persone che hanno avuto una NDE o Esperienza di
Premorte.
Secondo uno
scienziato giapponese dell’Università di Hiroshima, Saitou
Tadashi, quando moriamo ci spostiamo in un altro Universo, attraverso
cunicoli spazio temporali o buchi neri di Kerr, il che spiega la percezione di
cadere velocemente dentro a un tunnel e il rumore percepito dalle persone che
hanno avuto una esperienza di premorte, simile a un fischio o a un
sibilo. (Saitou, Tadashi, “Through the wormhole into the
other universe. : On tunnels in near death experiences”, Hiroshima Departmental
Bulletin Papers, 2006).
Queste
ipotesi scientifiche e ricerche, confermano quanto sostenuto nella Kabbalah, quando
si afferma che il comportamento di ognuno di noi può contribuire alla salvezza
o alla dannazione di tutta l’umanità. (Dan, J., “La cabbalà”,
Mondolibri, Milano, 2006), Infatti, essendo tutti noi collegati “in rete”
attraverso le emanazioni elettromagnetiche dei nostri DNA, che, secondo Brown
agirebbero come antenne frattali e antenne elicoidali, mediante questa
connessione elettromagnetica, ognuno di noi può immettere dati nel campo
unificato della coscienza umana e al contempo, ognuno di noi è influenzato dai
dati che altri esseri umani, tramite il loro DNA hanno immesso nel medesimo
campo. Inoltre sembra degno di nota il fatto che nel Sefer Yetzirah,
il libro della creazione, si afferma che tutto il mondo è stato creato
attraverso le lettere dell’alfabeto: “Le ventidue lettere Fondamentali,
le incise, le plasmò, le combinò, le soppesò, le permutò e formò con esse tutto
il Creato e tutto ciò che c’è da formare nel futuro. Le ventidue lettere
Fondamentali, le incise con la Voce” (“Sefer Yetzirà, libro della
formazione”, Atanor, 2000). Quest’ultima affermazione è veramente
sorprendente, se si considera che gli scienziati hanno dimostrato che il DNA si
riproduce, produce le proteine ed agisce, attraverso il suono ed
è da esso modificato e influenzato (in un incredibile esperimento, Poponin e
Gariaiev hanno trasformato un embrione di rana in una salamandra, inviando dei
suoni specifici al DNA. (Gariaev, P:, Volnovoj genetičeskij kod,Mosca,1997).
Inoltre, inviando delle Radiofrequenze a cellule di cuori infartuati, in Italia
il Professor Carlo Ventura è stato in grado di indurre cuori danneggiati a
ricreare le parti necrotizzate lese (Maioli, M., Rinaldi,S., Santaniello,S., Castagna,A., Pigliaru,G.,Gualini,S., Fontani,V., Ventura,
C., “Radiofrequency Energy Loop Primes Cardiac, Neuronal, and Skeletal Muscle
Differentiation in Mouse Embryonic Stem Cells: A New Tool for Improving Tissue
Regeneration”,Cell Trasplantation, Volume 21, Number 6, 2012 , pp. 1225-1233(9)).
Inoltre, ad ulteriore conferma di quanto asserito nel Sefer Yetzirah,
ricordiamo che i linguisti russi guidati da Gariaiev hanno dimostrato che il
DNA usa ed è influenzato dal linguaggio, ossia dalle lettere dell’alfabeto.
Lentamente,
ma inesorabilmente la Scienza sta avvicinandosi sempre più a dare spiegazioni
per fenomeni che, tutto sommato, sono piuttosto comuni. Si stima che nel mondo
parecchi milioni di persone abbiano sperimentato percezioni paranormali
(Secondo la Gallup & Proctor Foundation il 5% della
popolazione Nordamericana ha avuto una NDE, il che corrisponde a otto milioni
di persone, nella sola America del Nord, (Gallup G., Proctor W.,
“Adventures in Immortality: A look Beyond the Threshold of Death”, Mc
Graw-Hill, New York, 1982) , stiamo parlando di uno studio compiuto
prima del 1982 e solo per quanto riguarda le NDE, senza considerare tutti gli
altri fenomeni e una data più recente!)
Le ultime
ricerche sul DNA sembrano essere le più promettenti in tal senso.
Per
concludere con le parole di Fosar e Bludorf:
“L’ipercomunicazione
definisce un’interfaccia con una rete aperta, cioè in linea di principio
illimitata, che include tutte le forme di intelligenza dell’Universo… Se
riuscissimo a vivere con maggior consapevolezza la coscienza di gruppo della
nostra specie – quella umana – potremmo ricevere queste informazioni in maniera
sempre più autentica… Le prestazioni di cui sono capaci in gruppo gli animali…
ci danno solo una pallida idea di cosa potrebbe raggiungere un giorno l’umanità
se unisse le sue forze” .
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