Agli inizi
del Cristianesimo si formarono molti gruppi, inclusi molti che si fecero
chiamare Gnostici i quali adulteravano o reinterpretavano i Vangeli. I padri
della Chiesa conobbero e divulgarono la vera Gnosi, e combatterono solo questi
pseudo-gnostici. Il risultato di cio' furono opere come quella conosciuta oggi
sotto il titolo "Contro le Eresie" di Ireneo. Malgrado fosse cosi',
la Chiesa Cattolica ha approfittato di tali scritti per presentarli come
un'attacco contro ogni forma di gnosticismo, attraverso cio' che denominano
come "le eresie gnostiche". Questa strategia manipolatrice per
presentarsi come il "Vero Cristianesimo" e' stata utilizzata nei
secoli passati e continuano a utilizzarla, con le loro dichiarazioni pubbliche
contro la Gnosi, tutti gli ultimi Papi, da Giovanni Paolo II –Wojtyla- fino l'attuale
Papa Bergoglio. In questo modo, oggigiorno i Padri della Chiesa sono conosciuti
come nemici dichiarati degli gnostici e questo e' un grave errore e una
tremenda manipolazione. Una lettura attenta delle loro opere ci permette di
fare luce e chiarire definitivamente questa faccenda; cosi' illustrano alcune
citazioni estratte dalle ferventi opere dei cosiddetti Padri della Chiesa,
tutti quanti discepoli o eredi spirituali degli Apostoli e pertanto dello
stesso Gesu' il Cristo:
"La vera Gnosi e' la Dottrina degli Apostoli."
Ireneo, Contro le Eresie, IV, 33
"Il vero oggetto della Fede e' la Gnosi."
Clemente d'Alessandria, Stromata II, 11
"Credere e' accettare il credo, mentre la Gnosi
equivale a conoscere Dio per via mistica, costituendo il perfezionamento o
ultimo stadio della vita della Fede." Origene,
Commentario a Giovanni, X, 3-7
Origene
(185-254), discepolo di Clemente Alessandrino, nella sua opera "Commenti a
Matteo", scrisse letteralmente: "Gli
evangelisti mantennero nascosta la spiegazione che Gesù dava alla maggior parte
delle parabole."
"Basilide sostiene nelle sue opere che gli
Apostoli avevano conoscenze abbastanza piu' profonde rispetto a quelle che
lasciarono per iscritto, e lui stesso parla piuttosto chiaro sull'aspetto
"essoterico" ed "esoterico" delle cose di Dio con le quali
fu istruito dall'Apostolo San Mattia, il quale gli fece conoscere la parte segreta
degli insegnamenti di Gesu', che non venne trasmessa alla Chiesa Cattolica ma
che rimase patrimonio esclusivo degli gnostici.
La reincarnazione e il karma sono spiegati molto
meglio da Basilide che dagli induisti." V.M.
Huiracocha.
"La setta di Roma dice che noi abbiamo
resuscitato alcune sette eretiche dei primi secoli del Cristianesimo. Per
essere precisi questo e' il nostro piu' grande onore. Abbiamo posto sul tappeto
dell'attualita' il Cristianesimo arcaico primitivo. Noi abbiamo in nostro potere
il rituale primitivo (N.T: dottrine
e pratiche di lavoro su se stessi) che
usarono gli Apostoli e gli arcaici rituali delle grandi scuole di misteri, gli
stessi che usarono i Cristiani delle catacombe di Roma." Samael Aun Weor
Sulla
Reincarnazione:
"Non e' forse razionale che le anime debbano
essere introdotte in nuovi corpi secondo i propri meriti e azioni
precedenti?" Origene, Contro
Celso, 1, 32
San Girolamo
(340-420 d.C.), traduttore della versione in latino della Bibbia, conosciuta
come la Vulgata, nella sua Lettera a Demetria, una matrona romana,
afferma che alcuni gruppi cristiani dei suoi tempi insegnavano la
reincarnazione come dottrina esoterica, impartendola a pochi, "come una verita' tradizionale che non
doveva essere divulgata".
Anche
Sinesio (370-480 d.C.), vescovo di Tolemaide, insegnava questa legge universale,
e nella sua Tesi sui sogni scrive: "E'
possibile per l'anima, grazie al tempo al lavoro interiore e ad una transizione
ad altre vite, emergere da questa oscura dimora". Una sua preghiera
giunta fino a noi dice: "Padre,
concedi che la mia anima possa fondersi nella luce e che non venga rispedita
nell' illusione materiale".
Gonzalo Garcia
Direttore Nuova
Accademia Gnostica di Firenze
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