L'EFFETTO KIRLIAN – PROVE DEL CORPO ENERGETICO O ETERICO
L'entità biologica umana non è soltanto da un corpo fisico, tangibile, ma anche di un corpo energetico, in esso compenetrato e dotato di capacità che una volta sarebbero state definite magiche. È ben noto a tutti che attorno al capo di persone"venerabili", santi, Maestri, l'iconografia religiosa tradizionale suggeriva di porre una vera e propria aureola, spesso dorata, quel simboleggiante"quid" di diverso che agli occhi dei chiaroveggenti poteva distinguere tali personaggi dai comuni mortali. Sono consapevole del fatto che qualsiasi studioso d’iconologia non la penserebbe affatto in questo modo e attribuirebbe la presenza dell'aureola, raffigurata anche in forma quadrata quando il"venerabile "personaggio era ancora in vita, a significati aventi Valenza perfettamente simbolica. Ma se anche "non è tutto oro ciò che luccica", se anche la presenza di una sorta di cerchio dorato intorno al capo di persone alle quali si attribuivano poteri"divini"viene "ufficialmente "motivato dal volerli distinguere dai"comuni mortali ", ciò non toglie che raffigurazioni simili siano state rintracciate anche in ambiti culturali non sospetti (antica India, Grecia classica, ecc)lasciando così il dubbio che"qualcosa"fosse effettivamente stato percepito da qualche iniziato o mistico dell'epoca. "Verso di me stava venendo (scrive nel terzo occhio T. Lobsang Rampa) una figura avvolta in un fumo azzurrognolo, squarciato da chiazze di un rosso acceso. C'è un uomo in fiamme nel corridoio, esclamai!". Il Lama Mingyar Dondup, ovvero il personaggio che, l’enigmatico Lobsang Rampa descrive come suo guru nel monastero tibetano in cui egli diceva avesse vissuto, richiamato da tali urla, si affrettò a uscire ma torno subito indietro con un sorriso sulle labbra: "Lobsang, quello è un addetto alle pulizie in preda all'ira. La sua aura psichica è di un blu fumoso, non essendo egli evoluto e le fiammelle rosse sono gli impulsi dell'ira ". Forse il sedicente monaco tibetano Lobsang Rampa dette eccesivo sfogo alla sua fantasia, forse le cose potrebbero essere andate effettivamente così, ma ci piace pensare che alla base di tantissime descrizioni di"aloni"luminosi intorno al capo o all'intero corpo di alcune particolari individui... qualcosa ci sia veramente.
Nel 1843 il chimico Barone Karl Reichenbach (1788-1869) intraprese
esperienze sulle facoltà di alcuni individui che affermavano di poter
distinguere dal diverso"colore dell'irradiazione" i due poli di un magnete.
I suoi soggetti, in stato di meditazione, affermavano infatti percepire
come"fredda e piacevole"l'estremità di una barra di ferro
magnetizzata e come 'calda e ripugnante "l'altra estremità. Egli
sperimentò con centinaia di praticanti di meditazione per circa un quarto di
secolo, concludendo che l'alone percepito dai suoi soggetti, alone che egli
chiamò OD, non dipendesse né dal calore, né dal magnetismo, né dall'elettricità,
ma fosse un"quid"completamente nuovo, forse intimamente legato a ciò
che oggi chiameremmo "bioenergia". Ne dissertò in un libro
significativamente intitolato"indagini sulla dinamica del magnetismo, dell'elettricità,
del calore, ecc...nei loro rapporti con la forza vitale". "Io ho sempre visto le piante, gli
animali e le persone circondati da un alone di nebbia"scriveva infine
Eileen Garret (1893-1970), nel suo libro"awareness"e aggiungeva che
tale alone cambiava di colore, di forma e d’intensità secondo le particolari
condizioni psicologiche della persona osservata.
Semyon Kirlian, elettronico della regione di Kuban, nei pressi
del Mar Nero, viene chiamato in un laboratorio
universitario per riparare un apparato usato in sedute di elettroterapia.
Sistemata l'apparecchiatura, Kirlian si accorge che tra gli elettrodi applicati
sul corpo del paziente e la sua epidermide si forma come un alone"bluastro",
una strana luminosità che varia in intensità e colore a seconda di molte
condizioni al contorno. A posteriori appare chiaro come nell'animo di Semyon
albergasse la scintilla, è proprio il caso di dirlo, che molto spesso induce a
compiere azioni apparentemente insensate ma che altrettanto spesso conduce la
conoscenza verso vette inconsuete. Egli infatti pensò di interporre tra gli
elettrodi una lastra fotografica su cui pose la propria mano. "La scienza
richiede sempre dei sacrifici!" potrebbe avere esclamato l'elettronico
quando ha acceso l'apparato ed ha provato un acuto dolore alla mano, dovuto
evidentemente alla scarica ad alta tensione che dovrebbe aver attraversato la
sua mano. Ma resiste stoicamente e successivamente passa nella "camera
oscura"per sviluppare la lastra fotografica . Man mano che, la lastra,
immersa nel liquido di sviluppo rivela l'immagine latente formatasi durante
l'esposizione al forte campo elettrico applicato tra i due elettrodi, il nostro
Kirlian prova sempre più una curiosità mista a stupore poiché una strana
immagine, una suggestiva e quasi irreale luminosità ripeté i contorni delle sue
dita "immortalate"sul substrato sensibile della lastra. Kirlian
intuisce allora di esser di fronte a qualcosa d’importante, di nuovo, forse
foriero d’insospettabili applicazioni in campo medico e non solo. Perfeziona la
tecnica che poi da lui prende il nome è, insieme alla moglie Valentina, compie innumerevoli
esperimenti sugli ancor oggi non ben compresi aspetti di ciò che oggi viene
chiamato "bioenergia" ma che conosce e parla la tradizione Gnostica
Eterna, l’ermetismo da secoli come il Corpo Eterico o Corpo Vitale o Corpo
Energetico.
Prima di arrivare a delle conclusioni su ciò che
potrebbe aver scoperto Kirlian, dovremmo fare qualche passo indietro... nel
1842, ad esempio, lo studioso Karsten ottenne le cosiddette"electrical
breath figures "tramite una sorta di condensatore elettrico le cui
armature erano costituite da una lastra metallica e da una comune moneta, separate
da una lastra fotografica di vetro che fungeva da "dielettico ".
Applicando un'elevata differenza di potenziale (ovvero una tensione elettrica) tra
le due parti metalliche, sulla lastra, una volta sviluppata, appariva
l'immagine della moneta. Poco meno di mezzo secolo più tardi il matematico e
fisico della Moravia Bartolomjei Navràtil, pubblicò sul Journal for Furthering
Mathematics and Phiscs, un articolo intitolato "il nuovo tipo di figure
eletriche", in cui spiegava, purtroppo senza molti dettagli tecnici, la
metodologia usata che era molto simile a quella di Kirlian. Qualche tempo dopo,
l'astrofisico K. G Senger descrisse analoghe sue esperienze nella pubblicazione
"the world electrodinamic system ", mentre nel 1903, a Praga,
Jaroslav Janecèk pubblicava un interessante articolo sulle esperienze di
elettrofotografica compiute dal russo Narkowez Jodkc. Tramite una "bobina
di Ruhmkorff "un'apparecchiatura rudimentale ma abbastanza simile ai
"generatori Kirlian ". Ma non solo con gli elettroni... ricorrendo a
notevoli differenze di potenziale applicate tra due elettrodi
che"abbracciavano "un corpo di natura organica o anche inorganica, fu
possibile ottenere delle immagini attribuite di volta in volta a
"emanazioni "che sarebbero caratteristiche della materia vivente.
Ad esempio, verso la fine del XIX secolo due studiosi, il
Darget e il Baraduc avevano intrapreso una lunga serie di esperienze, gran
parte delle quali prevedevano anche"materiale "proveniente dal
locale... obitorio. "Il Darget -scrisse in un suo saggio il dottor
Lodovico Armani- prese una lastra fotografica, l'avvolse in una carta stampata
o manoscritta, poi in carta nera e poi in un'altra carta qualsiasi: tenendo
questo pacchetto sulla fronte o sul petto per una, due o tre ore, la lastra
veniva impressionata dalla scrittura, anche se fra la lastra e la carta scritta
s’interponeva un foglio di carta bianca. La scrittura risultava ora negativa
ora positiva, anche sulla stessa lastra. Questi risultati li ottenne anche con
animali e con vegetali... ". A cosa erano dovute le immagini ottenute? Al
calore corporeo? Ad un’imperfetta esecuzione delle esperienze? Oppure a delle
misteriose"radiazioni"denominate"raggi v", come sostenevano
i due sperimentatori?.
Un procedimento del tutto diverso-prosegue l'Armani
-venne invece seguito dal dottor Luys, che ne fece oggetto di una comunicazione
alla società di biologia di Parigi nel 1897. In camera oscura, alla luce rossa,
egli mise una lastra fotografica in una bacinella in modo che la gelatina fosse
rivolta all'insù; la coprì poi di un sottile bagno d’idrochinone e appoggiò i
polpastrelli delle dita sulla gelatina per 15 o 20 minuti. Passò poi a
sviluppare la lastra come al solito. Vide allora che nei punti dove aveva
appoggiato i polpastrelli si aveva un'impressione meccanica con i pori
dell'epidermide, mentre attorno si era formato un alone luminoso più o meno
esteso. Era questo in rapporto al sesso, all'età, allo stato di salute del
soggetto, al suo momento fisiologico e al suo stato emotivo e psichico.
Analoghe esperienze furono poi compiute dal Chaigneau, dal
Colomès, dal Majewsky e dal Delanne il quale per eliminare i raggi calorici usò
uno schermo di 15 mm. di allume e ottenne ugualmente l'effluviografia. Mentre
non ottenne nessuna immagine da un recipiente di vetro attorniato da ovatta, nel
quale si faceva passare una corrente d'acqua a 40°C. Interpose anche, fra
lastra e mano, uno schermo di un 1 cm di acqua corrente fredda, fatta passare
tra due lastre di vetro opportunamente disposte come una scatola. Anche cosi
ottenne l'effluviografia con posa di mezz'ora. Curiosi esperimenti, se vogliamo
analoghi a quelli del nostro dottor Guido Cremonese. Esperimenti che si possono
ripetere.
Negli anni settanta e ottanta del secolo trascorso, le
ipotesi avanzate soprattutto dai ricercatori sovietici potevano sintetizzarsi
in quattro punti essenziali: esisterebbe una sorta di"modello
energetico"di ogni organismo vivente. Esso però avrebbe proprietà ben
differenti da quelle che deriverebbero dagli usuali fenomeni di natura
fisico-chimica. Esisterebbe una strettissima relazione causa-effetto tra condizioni
fisiche dell'oggetto esaminato, e anche psicofisiche nel caso di esseri viventi,
e la struttura morfologica e cromatica dell'alone ottenuto con il metodo
Kirlian. Esisterebbe una "energia vitale"legata al "modello
energetico" succitato, del tutto indipendente dalla presenza
fisica-durante l'esperimento -di parte del soggetto organico posto tra gli
elettrodi. Tagliata parte di una foglia fresca di una pianta, a volte, nella
cosiddetta "effluviografia" sarebbe apparso tutto il contorno della
foglia stessa.
In elettronica è ben noto un fenomeno di ionizzazione di
elettroni ai quali siano applicate altissime tensioni. Tale ionizzazione
dell'aria circostante si manifesta in modo abbastanza clamoroso, ad esempio, poco
prima che si scateni un temporale, proprio in prossimità degli isolatori posti
sui tralicci della rete di distribuzione elettrica 380.000 volt. In località
silenziose, in campagna, si può dire anche un leggero rumore, una sorta
di"sfrigolio" dovuto al manifestarsi del fenomeno. Spesso si sente anche
un caratteristico odore di ozono, gas con formula chimica O3, poiché le sue
molecole comprendono non due, come nella molecola dell'ossigeno, ma tre atomi
di quest'ultimo elemento. Il fenomeno viene definito "effetto Corona
" poiché intorno, all'elettrodo ad alta tensione si forma una
caratteristica "Corona luminosa”, un alone bluastro che nulla ha da invidiare
alle ben più mistiche "corone"o aureole di cui si parlava nella prima
parte di quest’articolo. Ebbene non è affatto da escludere che un componente
essenziale di ciò che stupì Semyon Kirlian sia da attribuire proprio a tale
fenomeno di ionizzazione. Però, nonostante questa nostra forse tardiva
applicazione del notissimo "rasoio di Ocam", nonostante si cerchi di
applicare ragionevolmente il sano "principio dell'economia delle
cause", nonostante tutto insomma, davanti alle evidenze dobbiamo
arrenderci. Un ultimo esempio, un
interessante studio della fotografia Kirlian legata a una possibile diagnosi
precoce di alcune patologie è stato condotto nel 1976 da Pierluigi Marsigli, in
collaborazione con un medico, il dottor Gennaro con un tecnico, Fulvio Guzzon.
Ne è nato anche un libro "la foto di Kirlian: ricerche e prospettive
". In conclusione la tecnica Kirlian, opportunamente standardizzata
riguardo alle modalità e ai parametri operativi, potrebbe fornire ulteriori
spunti di ricerca in settori molto affini agli studi gnostici. Soprattutto se
abbinata ad hoc all'impiego dell'onnipresente computer che aiuterebbe ad
analizzare in modo ben più specifico la struttura morfologica e cromatica degli
"aloni"ottenibili con la suddetta tecnica.
Sebbene si sia associato il"corpo di plasma
biologico con il corpo astrale che insegna la tradizione antica gnostica,
ermetica, l’"OD "studiato dal von Reichenbach, non si sta parlando di
quest’altro Corpo Interno ma del Corpo Energetico. Sarebbe tutto un altro studio
quello che riguarda la settuplica natura dell’Uomo, dal corpo fisico, al corpo energetico
qui confermato, al corpo astrale, mentale, causale, coscienza e Intimo.
Invitiamo gli interessati ad approfondire e soprattutto mettere in pratica gli
studi Gnostici per poter esperimentare in modo diretto e con la coscienza la realtà
di tutto ciò.
La Nuova Accademia Gnostica S.A.W. di Firenze
www.gnosifirenze.blogspot.it
0 commenti